Come capire quando è il momento di sostituire il materasso
Il materasso è un elemento fondamentale per un buon riposo, forse l’elemento più importante e sicuramente quello più notevole, che spesso comporta l’investimento più dispendioso. Proprio per questo motivo, molte volte, si ritarda il più possibile la sostituzione; ma anche un ottimo materasso, per quanto ben progettato e realizzato, non è per sempre. Dopo un po’ di tempo (che varia a seconda della qualità e del tipo di materiali che lo compongono) il materasso “si consuma”, le sue caratteristiche perdono peso, e il riposo si fa più difficoltoso. Va quindi cambiato.
In effetti, non sempre è facile capire quando occorre cambiare il materasso. Tuttavia, quando il materasso non permette più un riposo ideale, o mostra segni di cedimento (che possono essere più o meno visibili), occorre senza dubbio cambiarlo. Naturalmente, molto dipende anche da una corretta manutenzione e rotazione dei materassi stessi, nonché dalla qualità costruttiva e dai materiali utilizzati.
Generalmente il materasso viene cambiato per motivi di comfort e riposo – quello assicurato non è più ottimale, oppure intervengono piccoli dolori, spesso alla schiena o alle vertebre. In questo caso è già troppo tardi! Il materasso va sostituito prima che questi fastidi compaiano. Spesso aspettiamo di arrivare a un punto in cui fatichiamo ad addormentarci, ci svegliamo indolenziti o affaticati fisicamente, il riposo non è più ottimale, fatichiamo a trovare la posizione ideale. E molte volte portiamo avanti questa situazione per settimane, o mesi, prima di cambiare il materasso. In realtà questo andrebbe sostituito prima, ai primissimi segnali di cedimento, o meglio ancora in un lasso di tempo prestabilito (di solito 7/10 anni); elasticità, compattezza, traspirazione e le altre caratteristiche del materasso non durano per sempre, e man mano che diminuiscono possono insorgere disturbi del sonno.
Un altro motivo per cui il materasso va cambiato è l’igiene. Per quanto un materasso sia di ottima qualità, e per quanto venga effettuata regolarmente la manutenzione e pulizia, a lungo andare anche la pulizia e l’igiene vengono intaccati – dal nostro sudore, dalla leggera desquamazione che abbiam ogni notte, dalla polvere e dalla presenza di batteri, spore e acari, che può aumentare man mano che il materasso si consuma nel tempo.
Come anticipato, non è possibile dare una risposta assoluta, valida per tutti i casi. La durata e la resistenza del materasso dipendono infatti da tante diverse variabili, che rendono difficile dare delle regole generiche per la sua sostituzione. Certamente bisogna prendere in considerazione:
Sulla base di questi fattori, un materasso di buona qualità può durare all’incirca 10 anni; sempre che venga fatta un’adeguata manutenzione.
Non provando spesso materassi o letti nuovi, è difficile avere un metro di paragone per capire quando un materasso va cambiato. Non ci si può nemmeno basare sulla comparsa di evidenti irregolarità esteriori, come danni, avvallamenti, strappi, protuberanze: possono infatti verificarsi cedimenti o usure interne, non visibili a occhio nudo.
Il modo migliore per capire se occorre cambiare il materasso è basarsi sulla propria esperienza di riposo. Ci sono infatti molti segnali, derivanti dalla qualità del riposo, che possono indicare se è ora di un cambio. A parte eventuali condizioni patologiche o predisposizioni, occorre infatti fare caso a un eventuale aumento di:
Quando questi fattori si presentano insieme, o più frequentemente rispetto al solito, bisogna iniziare a pensare seriamente di sostituire il materasso con uno nuovo. E soprattutto, bisogna intervenire alla comparsa dei primi segnali, e non aspettare troppo a lungo, altrimenti la qualità del riposo può peggiorare notevolmente, con il rischio anche dell’aumento di disturbi e fastidi fisici.
Se vuoi un consiglio su quando cambiare materasso, o su come trovare quello più adatto alle tue esigenze di riposo, contattaci! Saremo lieti di aiutarti a trovare la soluzione migliore per farti riposare al meglio.