È il compagno discreto delle nostre notti, quello che ci aiuta a ricaricare le energie e prepararci nel modo migliore alla giornata successiva. È ovviamente il materasso, l’elemento fondamentale per avere un vero riposo e un sonno costante e di qualità, i cui effetti benefici si riflettono sulla nostra salute psicofisica. Siamo soliti sistemare il materasso e darlo come elemento immutabile, ma anche lui necessita di manutenzione, per mantenere inalterate le proprie caratteristiche. Non solo bisogna cambiare regolarmente il lato, ma occorre anche pulire il materasso per evitare problemi di sporcizia (o addirittura di salute).
Sul materasso trascorriamo (o dovremmo farlo) circa un terzo della nostra giornata. Con il passare del tempo, nonostante la presenza delle lenzuola – che vengono lavate più spesso – sul materasso si accumulano elementi di sporco che potrebbero essere dannosi per il nostro organismo, come polvere, acari, batteri e persino muffe. Questi si annidano nei tessuti e possono provocare fastidi alla respirazione o addirittura reazioni allergiche. Pulire il materasso in modo corretto e regolare è fondamentale per evitare problemi di questo tipo e assicurarsi un riposo di qualità.
Per pulire il materasso in modo efficace, a seconda del tipo di macchia che si trova, si può ricorrere a:
Non è sempre facile eliminare le macchie dai materassi, perché queste possono anche arrivare a penetrare in profondità nel tessuto, soprattutto se non vengono trattate subito e si seccano. Le macchie più comuni da trovare sui materassi sono quelle di pipì, vomito e sangue; quest’ultima, in particolare se ormai secca, è tra le più ostinate.
Naturalmente le tecniche di pulizia possono dipendere dal tipo di materasso che si possiede – alcuni sono più resistenti alla penetrazione delle macchie, altri molto meno. Ma vediamo alcuni rimedi per lavare il materasso ed eliminare queste macchie:
È abbastanza difficile pulire l’urina in modo efficace, perché l’odore forte tende a penetrare e impregnare la parte interna del materasso. Occorre quindi agire il prima possibile, cercando di tamponare il liquido con carta assorbente. Una volta fatto questo, bisogna strofinare la macchia con un panno imbevuto di acqua e sapone che disinfetti la zona. Alla fine, è possibile passare un panno con acqua, aceto e limone per aiutare a rimuovere il cattivo odore.
In alternativa si può pulire la macchia con del bicarbonato sciolto in acqua calda, avendo poi cura di far asciugare il materasso all’aria aperta. La stessa strategia si può usare per materassi in memory, stando attenti a non far penetrare il liquido nella schiuma.
L’urina degli animali domestici, in particolare quella dei gatti, è più aggressiva di quella umana, e va quindi trattata tempestivamente con una miscela di aceto bianco e limone, distribuiti in parti uguali. Una volta eseguita questa operazione, dopo una mezz’ora, occorre strofinare la macchia con acqua e alcol, e alla fine pulire nuovamente con acqua e bicarbonato.
È una delle macchie più difficili da eliminare, anche a causa dell’odore sgradevole. In questi casi bisogna munirsi di un aspirapolvere a vapore da passare sulla macchia finché questa non sparisce, insieme al cattivo odore. Se il vapore non basta, è possibile strofinare una spugnetta imbevuta di acqua calda e sapone, seguita poi da un panno con acqua e ammoniaca. Anche in questo caso è meglio lasciar asciugare il materasso all’aperto.
Pulire le macchie di sangue dal materasso può non essere un’impresa semplice. Innanzitutto bisogna aspettare che il sangue sia secco, per cui occorre tamponare la macchia con acqua fredda (e assolutamente non con acqua calda). Per le macchie normali può bastare una soluzione di acqua fredda e acqua ossigenata, quindi tamponare l’area con un panno asciutto. Se la macchia è molto ostinata è possibile usare il bicarbonato (in maniera simile alle macchie di urina) oppure l’acido borico. Attenzione però: è bene operare in un luogo ben ventilato e lasciar asciugare il materasso all’aperto perché l’acido borico concentrato può essere tossico. Per i materassi in memory, attenzione a non usare troppa acqua ossigenata.
Le muffe si possono formare se il materasso è situato in una zona molto umida della casa. Questo è anche un problema di gestione degli spazi, perché significa che il nostro corpo è sottoposto a quella stessa umidità per buona parte della giornata. Anche in questo caso la soluzione migliore è usare un aspirapolvere a vapore, che permetterà di sciogliere la muffa. Una volta asciutto, occorre tamponare la superficie con un panno imbevuto di candeggina diluita in acqua, quindi asciugare l’area trattata all’aperto o con un phon (più rapido, dal momento che la candeggina è piuttosto aggressiva).
Una nota: l’aspirapolvere a vapore può essere usato solo con materassi in lana o a molle, quelli in lattice o memory foam potrebbero danneggiarsi per via del calore. In questi casi, per rimuovere le muffe, è meglio usare il bicarbonato di sodio su un panno umido e una spazzola per rimuovere i residui.
Oltre a muffe e batteri, uno dei pericoli principali per i materassi sono gli acari della polvere. Per liberarsi di questo fastidioso problema è utile pulire il materasso con un sistema a vapore o, soprattutto se in memory o lattice, con una soluzione anti-acaro. Per evitare che il problema si ripresenti occorre evitare gli accumuli di polvere nella stanza e sotto il letto, spolverando regolarmente e arieggiando la stanza il più spesso possibile.